NEWS E COMUNICATI STAMPA

APRILE 2011

 

28/04 - Si è tenuta in data odierna, presso la sede di Confindustria Teramo, la presentazione dell’Indagine semestrale sull’Industria abruzzese, relativa al secondo semestre del 2010. Vedi la documentazione dell'Indagine.

22/04 - Il giorno giovedì 28 Aprile prossimo, alle ore 11.30,  presso la sede di Confindustria Teramo, in Località S. Atto – Zona Servizi, avrà luogo la presentazione dell’Indagine semestrale sull’Industria abruzzese, relativa al secondo semestre del 2010. Seguirà un dibattito volto ad analizzare e commentare i dati a cui parteciperanno, il Presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, l’Assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, il Consigliere Incaricato Centro Studi Confindustria Abruzzo, Silvano Pagliuca, il Presidente di Confindustria Teramo, Salvatore Di Paolo, il Presidente ANCE Abruzzo, Giuseppe Girolimetti, il Direttore Generale Banca Tercas, Antonio Di Matteo, in rappresentanza delle Casse di Risparmio abruzzesi -sponsor dell’iniziativa-, il Prof. Luciano Fratocchi dell’Università di L’Aquila, l’economista Pino Mauro, e il Direttore di Confindustria Abruzzo, Giuseppe D’Amico. Presenzieranno i vertici territoriali e settoriali di Confindustria Abruzzo, le Autorità delle Amministrazioni pubbliche abruzzesi, i rappresentanti del mondo universitario e delle Organizzazioni Sindacali regionali e i vertici delle Casse di Risparmio abruzzesi, sponsor dell'iniziativa. I sigg.ri giornalisti sono pregati di partecipare all’iniziativa.

 

Copia dell’Indagine verrà distribuita ai presenti.

14/04 - Il Presidente di Confindustria Mauro Angelucci: “Il Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo: un patrimonio di straordinaria importanza che non deve andare disperso. Un contratto che vede coesi in una alleanza per la rinascita della Regione tutte le Parti sociali e le espressioni politiche di Governo e di opposizione.” “Se il Governo regionale ha svolto un ruolo di primaria importanza - e non poteva essere diversamente- non va infatti sottaciuto e sottovalutato il grande impegno e senso di responsabilità che hanno saputo dimostrare ampi pezzi dell’opposizione e in particolare del suo maggiore  partito che, in un momento di sicura difficoltà per la nostra regione e per il nostro Paese, ha subito accolto l’appello delle forze sociali a costruire un nuovo e più moderno percorso politico in Abruzzo, che superasse le divisioni e le preclusioni ideologiche a favore della concreta soluzione dei tanti problemi che gravano sulla regione. Tale disponibilità si è subito concretizzata di fatto, soprattutto  all’interno del Consiglio Regionale dove anche da parte dei maggiori esponenti dell’opposizione, ed in particolare del Capogruppo al Consiglio Regionale del PD, Camillo D’Alessandro, hanno fatto subito proprie le richieste e le tesi delle forze attive della produzione e del lavoro. Tale eccezionale situazione che ha visto da una parte Associazioni datoriali e dei lavoratori e dall’altra forze politiche di maggioranza e opposizione, fa veramente ben sperare per il futuro della regione e della sua ripresa. Naturalmente, però, è proprio alle forze sociali, di categoria e sindacali, che va riconosciuto il merito di aver saputo mobilitare le migliori energie della Regione verso la soluzione dei problemi per la rinascita dell’Abruzzo, al di là degli interessi di parte, ideologici o corporativi. E’ un messaggio, che peraltro ha trovato eco in questi giorni anche con l’accorato appello del Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha richiamato la politica sul fatto che  è possibile, si può e si deve, convergere su poche scelte chiare, su priorità condivise per crescere, creare lavoro, fare coesione sociale e proiezione internazionale. E’ quello che da oggi dovremo fare in Abruzzo tutti insieme, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascuna parte. In tal senso, però, deve essere chiaro che la sottoscrizione del Patto non può essere inteso come un punto di arrivo ma solo come un punto di partenza. Ora si deve andare avanti con le riforme, con i provvedimenti a favore del mondo che produce e che lavora; ora è il momento in cui tutti, maggioranza ed opposizione, politica e parti sociali devono affrontare i problemi e lavorare per risolverli.  E’ un impegno verso le imprese e i lavoratori che non possiamo permetterci di mancare.”