L’Aquila, 19 Gennaio 2012
Egregio Assessore,
le scriventi Associazioni, che riuniscono il maggior numero e le più importanti aziende operanti nel settore estrattivo, preso atto di quanto contenuto nell’art. 29 della Legge Regionale “Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2012)” esprimono un giudizio totalmente negativo e si dichiarano contrarie a siffatti interventi legislativi che producono unicamente effetti devastanti sulle imprese e sui lavoratori abruzzesi.
Si premette che le suddette Associazioni ritengono che la redazione del Piano Regionale delle attività estrattive sia assolutamente necessaria e non ulteriormente rinviabile, poiché si tratta di uno strumento di programmazione economica e territoriale di importanza fondamentale per il settore. Infatti, tramite esso si potrà garantire la tutela dell’ambiente e del territorio, il corretto utilizzo delle risorse endogene e la certezza del diritto per gli imprenditori abruzzesi con tempi certi e ridotti per le procedure autorizzative (attualmente pari in media a 22 mesi).
Si ribadisce inoltre che il settore delle attività estrattive è strategico per l’industria abruzzese rappresentando circa il 10% del P.I.L. regionale, producendo gran parte delle materie prime per l’edilizia e garantendo occupazione e reddito direttamente ad oltre 6.500 dipendenti, che diventano oltre 15.000 considerando il cospicuo indotto sviluppato.
Per quanto sopra, le Associazioni qui rappresentate chiedono con forza l’abrogazione della norma contenuta nell’articolo 29 della richiamata Legge Regionale per le seguenti ragioni:
Certo di trovare in Lei il giusto interlocutore, sempre in un ottica di fattiva collaborazione, si resta in attesa di un cortese riscontro. Cordiali saluti. Originale firmato in Segreteria f.to I Presidenti e Rappresentanti regionali di: CONFINDUSTRIA ABRUZZO ANCE ABRUZZO A.C.T A.R.C.A.
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