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I CARATTERI SOCIO ECONOMICI DELL’ABRUZZO
IL MERCATO DEL LAVORO

 

La popolazione

La regione Abruzzo con 305 comuni e più di 900 centri abitati concentra più del 40% della propria popolazione, pari a 1.270.000 alla fine del 2000, nei tredici comuni con più di 20.000 abitanti e circa un quarto nella concertazione urbana Chieti - Pescara.

I quattro capoluoghi di provincia sono i maggiori centri urbani: L’Aquila, sede del Consiglio Regionale e capoluogo di regione; Teramo e Chieti, rispettivamente situate più a nord e più a sud del territorio regionale; Pescara, centro urbano con la maggiore densità di popolazione, unico a superare i 100.000 abitanti. 
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La struttura della popolazione, sebbene condizionata dalle forti perdite migratorie del passato e dalla conseguente caduta di natalità, ha un indice di vecchiaia ed un indice di dipendenza delle non lavoratrici rispetto alle classi lavoratrici relativamente contenuto.

L’alta femminilizzazione, il numero di componenti intorno a 2,8 membri per famiglia (in linea con quello medio italiano), sebbene indichino un potenziale contenuto in termini di fecondità, garantiscono tuttavia una relativa vitalità della popolazione in quanto la riproducibilità della stessa è assicurata da un tasso di natalità che bilancia grosso modo la mortalità. Ciò assicura il mantenimento della popolazione che è comunque in crescita anche per il prevalere dell'immigrazione sull’emigrazione.

Caratteristiche geo-demografiche delle province abruzzesi (anno 2001)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

Abruzzo

Mezzogiorno

Italia

Totale superficie (in kmq )

5.034

1.950

1.225

2.588

10.798

123.067

301.341

     di cui Montagna (in kmq )

5.034

781

444

769

7.028

35.030

106.115

     di cui Collina (in kmq)

0

1.170

781

1.819

3.769

68.244

128.197

     di cui Pianura (in kmq)

0

0

0

0

0

19.793

67.029

N°comuni totale

108

47

46

104

305

2.557

8.100

     di cui N° com<20.000 ab.

105

44

44

99

292

2.350

7.629

     di cui N° com>20.000 ab.

3

3

2

5

13

207

471

Pop in comuni < 20.000 ab.

169.486

193.478

137.281

215.226

715.471

9.385.031

27.292.119

Pop in comuni > 20.000 ab.

134.275

96.268

156.574

174.742

561.859

11.525.556

30.320.496

N° famiglie

116.107

97.262

107.742

139.281

460.392

7.180.154

21.814.598

N° componenti per famiglia

2,6

3,0

2,7

2,8

2,8

2,9

2,6

Popolazione Totale

303.761

289.746

293.855

389.968

1.277.330

20.910.587

57.612.615

Maschi

147.923

142.163

142.117

189.805

622.008

10.207.868

27.967.670

Femmine

155.838

147.583

151.738

200.163

655.322

10.702.719

29.644.945

  0 - 14

14,8

15,5

14,6

15,0

15,0

18,2

14,5

15 - 64

65,7

67,8

68,6

66,8

67,2

69,4

69,6

 > 64

19,5

16,7

16,7

18,2

17,8

12,5

15,8

Fonte: Unioncamere - Istituto Tagliacarne

 

Il mercato del lavoro           torna su

In Abruzzo si ha un tasso di attività, come peso della forza lavoro sulla popolazione, pari, in termini percentuali, al 40%, valore che coincide pressoché con la media italiana.

Ad una forza lavoro pari a circa 450.000 lavoratori corrisponde un tasso di disoccupazione, al 2000, inferiore di circa 2,5 punti percentuali al corrispondente valore medio nazionale, sintomo di una situazione legata ad un buon dinamismo della domanda di lavoro e ad una offerta di lavoro tendenzialmente di elevata qualificazione. 

Sotto questo profilo la tendenza ad una più elevata scolarizzazione e il maggiore coinvolgimento dei giovani nel processo formativo universitario sviluppano difatti un’offerta di lavoro di qualità e di livello mediamente superiore che tuttavia concorre a mantenere in media più alta lo squilibrio tra offerta e domanda di lavoro. Ciò è ben evidenziato dal più elevato tasso di disoccupazione giovanile.

Significativa sul piano delle relazioni industriali è la bassissima conflittualità sindacale connessa a fenomeni di astensione dal lavoro nel comparto privato. 

Statisticamente gli occupati per settore di attività economica denunciano un peso dell’agricoltura su livelli ancora elevati rispetto alla media nazionale mentre l’industria pesa per un terzo degli occupati e il terziario più del 60%.

Tassi di occupazione e disoccupazione per classi di età  - Media anno 2001

                TASSO DI OCCUPAZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE
15-24 25-29 30-64 15-64   Totale  15-24 25-29 30-64 15-64   Totale 
Nord 38,4 80,8 77,4 62,6 49,7 11,2 4,7 2,6 4 4
Centro 25 68,6 74,2 57,3 45,1 24,2 10,6 4 7,5 7,4
Mezzogiorno 15,2 46,5 59,9 43,1 35,5 50,8 26,8 10,5 19,5 19,3
Italia 25,9 66,2 70,7 54,6 43,8 28,2 12,5 5,3 9,6 9,5
ABRUZZO    22,5 57,1 62,9 54,9 43 20,5 15,7 3,1 5,8 5,7
L'Aquila 15,3 57,8 64,3 55,8 41,5 40,3 23,8 4,9 8,3 8,1
Teramo 23,4 56,2 61,4 53,8 43,2 15,9 12,7 1,7 4,1 4,1
Pescara 29 50,9 61,1 55,3 49,9 12,9 11,2 3,2 5,1 5
Chieti 21,7 54,5 64,2 54,9 43,4 19,3 16,7 2,8 5,7 5,7

Fonte:  elaborazione dati ISTAT 


Il Mercato del Lavoro nelle province abruzzesi - Media anno 2002   

Occupati per settore di  attività
  (in migliaia)
 

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

Abruzzo

Mezzogiorno

Italia

Agricoltura

5

5

7

11

28

559

1.126

Industria

28

42

35

52

156

1.472

6.841

Altre attività

73

63

67

82

285

4.048

13.548

Totale Occupati

106

109

110

145

469

6.079

21.514

Fonte:  elaborazione dati ISTAT 

Le condizioni di vita degli abitanti           torna su

Le condizioni di vita degli abruzzesi misurate in chiave di reddito e in consumi della famiglia denotano una situazione che sta leggermente sotto la media nazionale, mentre, con riferimento alla dotazione di servizi ed alla qualità dell’ambiente, l’insieme dei fattori che normalmente vengono considerati indicano come l’abruzzese stia decisamente meglio dell’italiano medio.

Buone sono in particolare le condizioni relativamente ai servizi sociali e ai servizi pubblici, ben raccordati e diffusi nei numerosi centri in cui si distribuisce la popolazione abruzzese.

Solo i centri minori e più tipicamente montani denotano una situazione di svantaggio. Tuttavia per la vita in questi centri, oltre ad essere presente una buona dotazione di abitazioni e di servizi essenziali, si hanno condizioni ambientali sul piano più strettamente naturale decisamente positive.

Tra gli altri aspetti si ricorda un’elevata scolarizzazione della popolazione, con indici che stanno abbondantemente al di sopra della media nazionale (78,3% contro il 68%) e con una presenza diffusa di atenei orientati alla formazione tecnica e scientifica, (Ingegneria, Scienze, Informatica, Medicina ecc.).  

Fonte:  elaborazione dati ISTAT 

  Per quanto riguarda la presenza di fenomeni criminosi l’Abruzzo è una delle regioni più tranquille con una diffusione della criminalità comune decisamente contenuta e con assenza totale di quella organizzata. In Abruzzo, in complesso, la delittuosità è pressoché la metà di quella media italiana (2,8 delitti per cento abitanti rispetto a 4,4 delitti per cento abitanti per l’Italia) e, peraltro, è decisamente più bassa se riferita a delitti più gravi.

Le condizioni di vita degli abitanti

  INDICI

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

Abruzzo

Mezzogiorno

Italia

Reddito disponibile procapite (Euro) 11.310 11.693 12.328 11.965 11.831 10.113 13.668

Consumi finali interni procapite (in Euro)

10.971

10.623

11.680

9.962

10.748

9.474

12.304

N°abitazioni occupate

106.708

89.064

95.019

129.572

420.363

6.479.574

19.735.913

Superficie abitazioni occupate (mq)

9.593.284

9.074.130

9.270.075

12.989.904

40.927.393

602.374.356

1.856.548.455

Stanze abitazioni occupate

475.959

425.043

435.689

603.732

1.940.423

27.530.625

85.208.708

Superficie ab. occ. (mq) per abitante

33

32

32

34

33

29

33

Stanze ab. occ. per abitanti

1,6

1,5

1,5

1,6

1,6

1,3

1,5

N° incidenti stradali per 1000 abitanti

2,9

3,7

4,1

3,0

3,4

1,8

3,6

N° incidenti stradali (1998)/ n° autovetture circolanti *1000 (1997)

5,7

6,8

8,0

6,0

6,6

3,6

6,7

N° delitti denunciati per*100.000 abitanti 

2.403,5

3.138,3

3.549,5

1.902,8

2.682,4

3.320,5

3.813,3

Fonte:  Unioncamere - Istituto Tagliacarne (anni vari)

Reddito e consumi

  Valore aggiunto per settore

(%)

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

Abruzzo

Mezzogiorno

Italia

Totale settore (bil. Euro)

4,5

4,6

4,6

5,8

19,5

257,2

1.077,5

     - Agricoltura

3,8

3,9

2,9

5,0

4,0

4,6

2,8

     - Industria

25,5

34,2

22,4

33,2

29,1

20,8

28,3

     - Servizi

70,8

61,9

74,7

61,8

66,9

74,6

68,9

V.a. artigiano/v.a. totale 7,1 13,8 9,3 10,0 10,1 7,3 10,5

V.a. procapite (in Euro)

14.680

15.686

15.574

14.971

15.204

12.337

18.628

Consumo En. El. totale (mil Kwh)

1.541

1.326

1.313

1.827

6.006

71.906

274.846

Consumo En. El. per settori (mil Kwh) totale

1.240

1.070

1.045

1.487

4.843

51.692

213.734

     di cui Agricoltura

0,9

2,3

1,6

1,4

1,5

3,2

2,3

     di cui Industria

74,4

71,3

69,7

77,7

73,7

67,6

69,3

     di cui Altre attività

24,7

26,4

28,7

20,8

24,8

29,1

28,4

   Fonte: Istituto Tagliacarne - anni 2000 (reddito) e 1999 (altri indici)

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