LETTERA APERTA a Presidente Regione Abruzzo su riforma Enti Strumentali e P.A. in Abruzzo

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  Caro Presidente,

come sai questa Organizzazione da tempo richiede, in linea con il Tuo stesso programma di Governo, una urgente e profonda riorganizzazione sia degli Enti strumentali che dell’intero apparato amministrativo regionale, volta innanzitutto a razionalizzarne funzioni e costi.

 

In quest’ottica, importanti Enti quali la FIRA, Abruzzo Sviluppo e l’ARAP dovranno essere ridisegnati per essere realmente utili e funzionali alle politiche di sviluppo regionale, in generale, e alle esigenze del mondo produttivo più in particolare.

In tal senso, confermo anche la mia convinzione sul fatto che le nomine dei vertici degli Enti strumentali, proprio per gli obiettivi funzionali sopra richiamati, non possano e non debbano essere più espressione di vecchie logiche partitiche e clientelari ma, al contrario, debbano fare riferimento a competenze e capacità tecniche e manageriali accertate, oltre che ad una reale conoscenza dei problemi e delle esigenze del mondo che produce e che lavora.

In tal senso, nel sostenere tale impostazione, credo anche che gli organi di amministrazione di tali Enti debbano prevedere la partecipazione di rappresentanti del mondo industriale, in grado di garantire il giusto collegamento con il mondo del lavoro da una parte, e il corretto funzionamento manageriale e tecnico dall’altra.

Allo stesso modo l’apparato amministrativo regionale necessità di una profonda riorganizzazione al fine di renderlo meno costoso e più produttivo ed efficiente, prioritariamente in ragione delle esigenze di una società moderna e orientata al mercato. 

Come si evince da una stessa recente delibera di Giunta della Regione Abruzzo, numero di sedi, di Enti facenti capo alla Regione, di dipendenti, di collaborazioni e consulenze risultano infatti assolutamente sproporzionati, inutili e superflui rispetto alle necessità di una Regione come l’Abruzzo, con costi strutturali e aggiuntivi e diseconomie funzionali non più ammissibili (senza scordare la questione sempre aperta delle problematiche dovute dal doppio capoluogo di Regione).

Una profonda riforma volta alla razionalizzazione delle risorse umane, delle consulenze, delle sedi periferiche  e dei vari Enti facenti capo alla Regione, porterebbe non solo a un contenimento dei costi molto significativo ma anche ad una maggiore efficienza della struttura della Regione Abruzzo che spesso, peraltro, si contraddistingue per dei forti sbilanciamenti, in termini di personale e risorse, di alcuni comparti rispetto ad altri (ad esempio, basta fare riferimento al personale inserito nell’ambito dell’Assessorato all’agricoltura rispetto a quello delle Attività produttive). Inoltre, le risorse recuperate potrebbero essere utilizzate proprio a vantaggio dei dipendenti regionali attraverso la strutturazione di importanti percorsi formativi.

Tale riforma, che deve procedere di pari passo con l’auspicato processo volto a semplificare, snellire ed efficientare la vita amministrativa regionale a favore di imprese e cittadini, non può poi prescindere anche da una importante rivisitazione dello stesso apparato Dirigenziale regionale, peraltro anch’esso sovradimensionato, che va sicuramente valorizzato ma anche responsabilizzato, in una logica fortemente meritocratica,  sull’andamento delle funzioni amministrative regionali.

Quelle sopra accennate sono sicuramente riforme assolutamente prioritarie che dovrebbero procedere, tra l’altro, nel rispetto dei principi della libera concorrenza, evitando che le attività della P.A. possano andare a confliggere, invece di sostenerle, con quelle degli operatori privati.

Certo della Tua attenzione, mi rendo pertanto disponibile, unitamente alla mia struttura, per eventuali appositi incontri in cui poter approfondire la questione e per qualsiasi ulteriore richiesta.

Cordiali saluti.

Cav. Agostino Ballone

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